CESENA: Descrizione
La Cesena appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Turdidae. Di poco più piccola della Tordela e molto più grande del Tordo bottaccio e del Tordo sassello, la Cesena ha una grandezza corporea di 22-27 cm. Come molti altri appartenenti alla famiglia, ha il dorso castano, la testa e la schiena grigio chiaro e il petto macchiettato, ma la si può distinguere facilmente grazie al disegno delle parti superiori e ai colori appariscenti. Il becco giallo, la coda nera piuttosto lunga e la parte superiore del petto giallo-ocra macchiata di nero sono inoltre elementi preziosi ai fini dell’identificazione. In volo, meno ondulante rispetto a quello della Tordela, la Cesena è particolarmente evidente il groppone grigio, così come il sottoala argenteo. Sul terreno, invece, ha una postura eretta e un atteggiamento di costante all’erta. Specie gregaria, soprattutto durante la stagione invernale; in questo periodo la Cesena acquisisce infatti un comportamento “nomade”, spostandosi frequentemente in ampi stormi a seconda della disponibilità di cibo, spesso con spostamenti pendolari tra zone boschive di riposo e zone agricole di alimentazione. Il canto della Cesena è un insieme di note rapide e acute, che vengono emesse frequentemente durante il volo.
CESENA: Habitat e areale di diffusione
Alle nostre latitudini la Cesena nidifica in colonie in montagna, ai margini dei boschi di abete rosso e larice o in prossimità delle radure, adattandosi anche ai frutteti e ai boschi di latifoglie alle quote più basse. La Cesena occasionalmente sfrutta anche fabbricati o covoni. Durante la stagione fredda forma gruppi misti con altre specie di tordi e la si incontra nei campi aperti, lungo le siepi e nei prati allagati di pianura, spesso anche nelle boscaglie di collina fino ai 500 m. La Cesena si ciba di semi e frutti, in particolare bacche di sorbo, di cui è molto golosa; in inverno, se la neve perdura a lungo, si nutre dei residui di frutta che rimangono sugli alberi di frutteti, vigneti e giardini. La Cesena si riproduce soprattutto nelle foreste dell’Europa centro-settentrionale, alle latitudini medio-alte, e negli stati dell’ex Unione Sovietica; nelle parti meridionali e occidentali dell’areale riproduttivo la presenza è più scarsa e frammentata, con fenomeni di espansione in epoca recente. In inverno la Cesena si sposta più a sud, svernando nell’Europa occidentale, centrale e meridionale, fino in Turchia e Iran. In Italia nidificano poche coppie, localizzate sulle Alpi, in particolare Val d’Aosta, Lombardia, Alto Adige, le prime zone colonizzate a partire dagli anni ’60. Esisterebbero due popolazioni distinte, una “di montagna”, che si è espansa in modo irregolare, e una “di pianura”, che ha seguito linearmente le vie naturali di fondovalle (Meschini & Frugis, 1993). I contingenti svernanti in Italia sono di provenienza russa e scandinava e, secondariamente, dell’Europa nord-occidentale e orientale. Durante la migrazione la Cesena ha forti tendenze invasive, concentrandosi in aree favorevoli dal punto di vista trofico. Quando le risorse si fanno via via più scarse con l’avanzare della stagione, forma stormi sempre più numerosi e mobili; durante alcuni inverni miti, l’abbondanza di cibo può però rendere le popolazioni residenti o localmente erratiche. Il flusso migratorio maggiore delle Cesene è quello autunnale tardivo (novembre-dicembre) e le catture si concentrano nelle regioni settentrionali e, in misura minore, del centro; movimenti intensi di ritorno si registrano già nel mese di gennaio (Macchio et al., 1999).
CESENA: Dimensione e andamento delle popolazioni
In Europa nidificano tra 5 e 19 milioni di coppie, di cui buona parte in Russia (1-10 milioni) e negli Stati della Penisola scandinava (circa 1,5 milioni); a partire dal XVIII secolo la specie, di origine siberiana, ha subito un imponente fenomeno di espansione che ha portato alla colonizzazione dell’Europa occidentale e dell’area alpina, anche italiana (Bani et al., 1999). Tra il 1970 e 1990 i contingenti svernanti delle Cesene hanno subito oscillazioni numeriche su tutto il territorio continentale tali da non poterne consentire stime affidabili e precise sull’entità o l’andamento (Tucker & Heath, 1994); le cause di queste fluttuazioni sono da rintracciare nei complessi e irregolari comportamenti migratori e nei fenomeni meteorologici (Bani et al., 1999). In Italia sono stimate soltanto 5-10.000 coppie nidificanti; i numeri aumentano considerevolmente con l’arrivo della stagione fredda, quando giungono nel nostro Paese ampi stormi dalle regioni del nord e dai Paesi dell’Est.
CESENA: Conservazione e gestione
La Cesena non è minacciata o sottoposta a particolari vincoli di protezione. La specie ha stato di conservazione favorevole, con areale concentrato in Europa; più del 75% della popolazione mondiale di Cesena sverna infatti nel continente europeo (Tucker & Heath, 1994).