GAZZA: Descrizione
La Gazza appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Corvidae. L’aspetto della Gazza, lunga 42-46 cm (coda compresa), è abbastanza inconfondibile. La caratterizzano soprattutto il piumaggio bianco e nero (nero su testa, coda e dorso, bianco su petto e spalle) e la lunghissima coda (circa 20-30 cm). Se osservata da vicino, il piumaggio è cangiante, con riflessi metallici verdastri e purpurei, soprattutto sulla coda. Di norma la Gazza cammina elegantemente sul terreno ma quando è eccitata saltella scompostamente. Nel volo, battuto e diretto, appare evidente la lunga coda con la punta a forma di diamante. La si osserva di frequente in coppie o in piccoli gruppi familiari, in cui un individuo segue l’altro; in autunno la Gazza si riunisce anche in stormi non eccessivamente numerosi (10-20 individui al massimo), che si legano a determinati dormitori. Detta comunemente anche Pica, si è assicurata l’appellativo di “ladra” a causa della sua presunta abitudine di rubare gli oggetti luccicanti; in realtà, questo comportamento non è mai stato dimostrato.
GAZZA: Habitat e areale di diffusione
Specie molto adattabile, la Gazza nidifica in campagne coltivate, boschetti, parchi, zone degradate anche prive di vegetazione; sono sufficienti anche solo macchie di vegetazione o alberi isolati, dove costruisce nidi a cupola. La Gazza l’unico Corvide, in Europa, a costruire il nido con un vero e proprio tetto; costruisce il nido prestissimo, ancor prima della fine dell’inverno. A differenza della Cornacchia, la Gazza preferisce nettamente le zone di pianura e solitamente non si spinge oltre i 7-800 metri di quota. La dieta, come per tutti i Corvidi, è molto varia, comprendendo vegetali e animali; per l’abitudine abbastanza frequente di predare uova e nidiacei di Passeriformi, è stata incolpata, senza però prove certe, del declino di alcune specie di ambiente agricolo. La Gazza si alimenta sul terreno, ma non sia allontana mai troppo dagli alberi, in cui si rifugia in caso di necessità; è il Corvide che trascorre più tempo sugli alberi che sul terreno (Rolando, 1995). La Gazza risente molto della competizione con la Cornacchia grigia, dalla quale è spesso predata; nelle aree di possibile coesistenza la presenza dell’una limita quella dell’altra specie. È diffusa in tutto il continente europeo; è assente soltanto da Sardegna, Corsica, Islanda e dall’estremo nord della Scozia. Generalmente sedentaria, nidificante e migratrice irregolare, la Gazza in Italia è diffusa in tutto il Paese, ad eccezione delle fasce montane; è comunque più abbondante nelle regioni meridionali. Alcuni individui delle regioni settentrionali presentano una seppur limitata attività di dispersione (Macchio et al., 1999).
GAZZA: Dimensione e andamento delle popolazioni
La stima dei contingenti riproduttivi europei oscilla tra un minimo di 8,5 milioni e un massimo di circa 34 milioni di coppie di gazze, con netta tendenza all’incremento nella maggior parte dell’areale. Per l’Italia sono state valutate circa 100-500.000 coppie di Gazze nidificanti e le popolazioni appaiono stabili (Heath et al., 2000).
GAZZA: Conservazione e gestione
La Gazza non è sottoposta ad alcuna minaccia né a vincoli di tutela. Ha uno status di conservazione estremamente favorevole. Come per altre specie legate alle fasce di transizione tra specie arboree e coltivi, è opportuno il mantenimento di questa tipologia di habitat (Vigorita et al., 2003a). Non sono noti casi di danni alle coltivazioni da parte della Gazza e non sono stati effettuati interventi di contenimento numerico delle popolazioni (Brichetti & Fasola, 1990).