MERLO (Turdus merula)


merlo maschio e femmina

MERLO: Descrizione

Il Merlo appartiene all’ordine Passeriformes, famiglia Turdidae. Il maschio adulto della specie è un uccello inconfondibile: dimensioni medio piccole (24-26 cm), piumaggio interamente nero da cui spicca il grosso becco giallo; da vicino, si può individuare il contorno perioculare anch’esso giallo. Il giovane Merlo maschio fino al primo inverno ha, come il piumaggio, becco e anello perioculare neri. La femmina e il giovane di Merlo possono essere confusi con il Tordo bottaccio: entrambe le specie presentano striature e macchiettature scure sul petto e sul ventre, ma nel Tordo sono molto più marcate ed evidenti, nel Merlo si confondono con il colore bruno scuro delle parti inferiori. Inoltre, la femmina e il giovane di Merlo hanno le parti superiori grigio-brunastro, molto più scure di quelle del Tordo. Il Merlo non è una specie gregaria, sul terreno si muove saltellando e non camminando, e quando si posa muove la coda verso l’alto per poi abbassarla lentamente.

merlo caccia

MERLO: Habitat e areale di diffusione

Il Merlo nidifica in un ampia varietà di ambienti, dai boschi con terreno umido e folto sottobosco fino a habitat marginali come brughiere, scogliere e zone umide. Il Merlo si trova comunemente nelle aree urbane e suburbane, nei giardini, nei parchi e nelle siepi, praticamente ovunque vi siano alberi e cespugli. L’unico limite alla diffusione è quello altitudinale: non nidifica infatti al di sopra del limite della vegetazione arborea. Depone regolarmente 2-3 covate di 3-5 uova ciascuna. Specie politipica a corologia paleartico-orientale, il Merlo nidifica in tutta Europa ad esclusione delle estreme regioni settentrionali. Le popolazioni settentrionali sono principalmente migratrici, quelle meridionali perlopiù sedentarie. Il Merlo è un migratore notturno, i picchi di migrazione sono in ottobre e marzo. Le popolazioni settentrionali si spostano verso sud o sud-ovest per passarvi l’inverno (Snow & Lack, 1986). In Italia il Merlo è migratore parziale, nidificante, residente e svernante. Diffuso e abbondante sia nel territorio peninsulare che sulle isole, risulta invece scarso in Puglia, in particolare nel Salento (Meschini & Frugis, 1993; Fornasari et al., 2002). Maggiormente abbondante alle quote comprese tra 250 e 1000 m s.l.m., dove è più estesa la copertura del bosco di latifoglie. Ben adattato alla convivenza con l’essere umano: la sua abbondanza relativa risulta correlata positivamente alla presenza di giardini e parchi urbani (Fornasari et al., 2002).

merlo

MERLO: Dimensione e andamento delle popolazioni

Il Merlo appartiene ad una specie con ampia diffusione a livello continentale, conta da 33 a 71 milioni di coppie nidificanti (Heath et al., 2000), ed è considerata stabile, o perfino leggermente in aumento dal punto di vista numerico. In Italia si stima la presenza di 2-5 milioni di coppie nidificanti. In anni recenti il Merlo ha mostrato una tendenza all’incremento e soprattutto all’inurbamento. Tra il 2000 ed il 2001 pare aver subito forti decrementi locali in seguito a un epidemia di malaria aviare (Fornasari et al., in stampa).

MERLO: Conservazione e gestione

Il Merlo presenta uno status di conservazione favorevole, con popolazioni principalmente concentrate in Europa (Tucker e Heath, 1994). Il Merlo non è protetto dalla legge italiana. La popolazione è soggetta a temporanei decrementi in seguito a patologie aviarie, come verificatosi tra il 2000 e il 2001 (Fornasari et al., in corso di stampa).