PERNICE ROSSA: Descrizione
La Pernice rossa appartiene all’ordine Galliformes, famiglia Phasianidae. La Pernice rossa è un galliforme dall’aspetto tozzo e compatto, misura circa 33-35 cm, ed è molto simile alla Starna soprattutto nel piumaggio giovanile. Gli adulti di Pernice rossa si riconoscono per il becco e le zampe rossi, gola bianca e collare nero che si dissolve nella parte superiore del petto in una fascia fittamente striata di nero. La testa è marrone-grigia con vertice castano ed evidente sopracciglio bianco, al di sotto del quale è presente una stria oculare nera che si congiunge al bavaglino. Il contorno dell’area oculare è rosso. I fianchi sono grigio lavanda con grandi e caratteristiche barrature bianche, castane e nere. La Pernice rossa, come la Starna, ha gli angoli della coda marrone-rossiccio che risaltano quando si invola, ma a differenza di quest’ultima ha un volo meno compatto, in cui spiccano le ali tonde e fortemente sfrangiate. La Pernice rossa sul terreno si muove correndo più velocemente della Starna, ed è più restia a involarsi preferendo nascondersi tra il folto della vegetazione. La Pernice rossa è una specie residente, gregaria, spesso è osservabile in piccoli gruppi.
PERNICE ROSSA: Habitat e areale di diffusione
L’habitat d’elezione della Pernice rossa, tipico galliforme da zone aperte, coincide parzialmente con quello della Starna, ed è composto principalmente da coltivi associati ad aree incolte con vegetazione arborea rada, terreni aperti ben drenati contornati da siepi e filari. A differenza della Starna, la Pernice rossa utilizza anche i versanti rocciosi di collina e di media montagna e le zone a calanchi, che rivestono un ruolo di notevole importanza come siti di rifugio e di alimentazione (Zacchetti, 1984).La Pernice rossa si trova anche negli habitat intermedi a prato o pascolo, nei vigneti e nelle zone di margine dei coltivi collinari, evitando gli ambienti troppo umidi o troppo secchi. Rispetto alla Starna è, in definitiva, meno legata alle colture cerealicole. Si tratta di una specie prettamente europea, diffusa nella parte occidentale del continente (Tucker & Heath, 1994). L’areale di diffusione della Pernice rossa comprende Portogallo, Spagna, Francia, Inghilterra e Italia. È stata introdotta anche nelle isole Azzorre, Canarie e Madeira, mentre si è estinta in Germania occidentale (valli del Reno e della Mosella) nel XVI secolo (Fornasati et al., 1992). In Italia la Pernice rossa è presente nella zona nord-appeninica (Toscana, Liguria, Lombardia e Emilia Romagna) e sull’Isola d’Elba. Sono presenti piccole popolazioni in altre regioni, ma sono frutto di introduzioni a scopo venatorio (Brichetti & Fasola, 1990).
Pernice Rossa PERNICE ROSSA: Dimensione e andamento delle popolazioni
La popolazione europea della Pernice rossa è stimata approssimativamente in 2,2-4,5 milioni di coppie, di cui la maggior parte risiede in Spagna. La Pernice rossa è considerata specie vulnerabile (categoria SPEC2) ed il 95% della popolazione è in largo declino. Solo in Inghilterra, dove la specie è stata introdotta nel tardo ottocento, le popolazioni mostrano un aumento a partire dal 1980, ma solo perché il declino delle popolazioni naturali è stato mascherato dalle massicce introduzioni di animali provenienti dalla cattività (Tucker & Heath, 1994).
PERNICE ROSSA: Conservazione e gestione
È inclusa nella Lista Rossa italiana tra le specie minacciate “a minor rischio”. I requisiti fondamentali per fermare il declino delle popolazioni di Pernice rossa consistono innanzitutto in misure di gestione e conservazione degli habitat. La promozione di pratiche agricole non intensive e a basso impatto, che rispettino il territorio senza intaccare le zone di margine, è un aspetto fondamentale per creare ambienti utili alla specie. Questi interventi dovrebbero essere compiuti sia negli ambienti collinari sia in pianura, al fine di mettere in contatto i nuclei relitti presenti nelle aree protette. Altro fattore di primaria importanza è la limitazione dell’attività venatoria e delle iniziative ad essa collegate, come l’immissione di specie alloctone (ad esempio la Ciukar) o di incerta provenienza, che causano ibridazione con la Pernice rossa provocando una perdita del patrimonio genetico di quest’ultima. La pressione venatoria sulla Pernice rossa dovrebbe essere rigorosamente regolamentata, tenendo altresì in considerazione che i ripopolamenti effettuati a scopo venatorio creano contingenti effimeri che non contribuiscono alla conservazione della specie, ma al contrario interferiscono negativamente con la popolazione residente naturale.