LA QUAGLIA: Descrizione
La Quaglia appartiene all’ordine Galliformes, famiglia Phasianidae. La Quaglia il più piccolo galliforme europeo, ha una lunghezza di 16-18 cm e presenta una sagoma tozza, sia a terra sia in volo, tanto da assomigliare a una piccola Starna. La Quaglia è molto difficile da vedere, più facile da sentire grazie alla voce caratteristica del maschio udibile sia di giorno sia di notte. Il colore del piumaggio garantisce un perfetto mimetismo nella vegetazione bassa: è uniformemente giallo sabbia, fortemente striato di bianco, fulvo e nero sulle parti superiori. Le parti inferiori sono più chiare, sui fianchi sono presenti striature nerastre e biancastre alternate, senza barrature, e la femmina mostra una fine macchiettatura. Il vertice è bruno scuro con tre strie color crema: una mediana e una su ogni sopracciglio. Il maschio ha la gola nera, la femmina più chiara, fulviccia. Se involata la Quaglia mostra ali lunghe e appuntite, al contrario degli altri galliformi, e un volo che appare più lento e potente di quello della Starna, con battiti rapidi e frequenti. La Quaglia è una specie solitaria, che si aggrega soltanto durante le migrazioni
LA QUAGLIA: Habitat e areale di diffusione
La Quaglia nidifica nei campi coltivati (erba medica, trifoglio, cereali), nelle aree aperte con vegetazione erbacea e cespugli, negli incolti. Estremamente adattabile, la Quaglia si può trovare dal livello del mare ai più alti pascoli montani (2200 m circa), in tutti gli ambienti con copertura erbacea sufficiente a garantire adeguata protezione. La Quaglia costruisce il nido a terra, nel fitto della vegetazione, al riparo di cespugli o al limite del bosco, dove depone da 8 a 13 uova. L’areale di distribuzione comprende tutta l’Europa a sud del Circolo polare artico, ed esclude la Gran Bretagna settentrionale, la Scandinavia e l’Islanda. Verso est, l’areale si estende dalla Cina meridionale all’India, Pakistan, Iran, Turchia e Africa, includendo l’area mediterranea e le vicine isole atlantiche. A differenza degli altri Fasianidi del Paleartico, la Quaglia è una specie migratrice. Pochi individui svernano al Nord, in Irlanda, Inghilterra e Germania, qualche contingente utilizza come area di svernamento il bacino del Mediterraneo, ma la maggior parte delle popolazioni è migratrice su lunga distanza, ovvero passa la cattiva stagione nelle aree di savana a sud del Sahara dal Senegal al Sudan. In Italia la Quaglia è ampiamente diffusa come nidificante in tutte le zone idonee, e sono presenti contingenti svernanti al Sud e nelle Isole (in Sardegna forse è presente una popolazione sedentaria; Meschini & Frugis,1993).
LA QUAGLIA: Dimensione e andamento delle popolazioni
A livello europeo il numero di coppie di Quaglie nidificante subisce ampie fluttuazioni, in relazione alle abitudini della specie che ha precise esigenze ambientali per la nidificazione e un areale di svernamento molto esteso. Le stime attuali riportano un numero di coppie compreso tra 730.000 e 2.800.000, la maggior parte delle quali si trovano in Russia (circa 1 milione). La Quaglia, a partire dai primi anni ’70, ha subito un forte decremento numerico che ha visto i due terzi circa delle popolazioni nidificanti nell’Europa centrale e dell’est ridursi del 20-50%. Le popolazioni di Quaglie di Francia e Spagna sembrano essere stabili, mentre è in calo il contingente presente in Portogallo. In Italia il numero di coppie nidificanti è compreso tra le 5 le 10.000, in netta diminuzione su tutto il territorio. Su scala europea, sono in netta diminuzione i numeri dei migratori trans-sahariani, mentre sono stabili o in aumento i migratori a breve raggio. Le quaglie che svernano nell’Africa settentrionale trovano un habitat migliore rispetto a quelle che oltrepassano il Sahara: molte di esse si fermano fino a marzo-aprile, si riproducono, quindi intraprendono il volo migratorio verso il Nord Europa. Il numero di Quaglie che si riproduce in Africa nord-occidentale è fortemente fluttuante, e si pensa che molti contingenti diventino residenti nell’Europa meridionale (Tucker & Heath, 1994).
LA QUAGLIA: Conservazione e gestione
La Quaglia è inclusa nella Lista Rossa italiana tra le specie minacciate “a minor rischio”. Sono necessarie misure di conservazione che coinvolgano i territori di nidificazione europei, in cui i fattori responsabili del declino numerico sono da ricercare principalmente nei cambiamenti avvenuti in campo agricolo. Sarebbero auspicabili azioni tra cui il mantenimento e la promozione di pratiche agricole tradizionali a basso impatto, in cui non siano praticati lo sfalcio o la mietitura nei periodi di nidificazione e di cova, unite al mantenimento di aree incolte ai margini dei campi e alla tutela delle siepi e dei filari. La pressione venatoria, enorme su questa specie, dovrebbe essere ridotta e maggiormente regolamentata, insieme all’introduzione di specie alloctone come la Quaglia giapponese e la Quaglia delle piogge. Le due specie esotiche interferiscono negativamente con la Quaglia, e bisognerebbe evitare ogni ulteriore liberazione di individui in natura (Tucker & Heath, 1994; Vigorita et al., 2003a).